In diretta mondovisione, in pratica. La condanna era attesa persino
dall'imputato, ma ora che c'è diventa un fatto politico di prima
grandezza in un cortile politico che non deve più decidere autonomamente
nulla.
Dei due reati contestatigli dal Tribunale di Milano, uno ha
attirato fina dal primo momento le telecamere e la curiosità popolare:
quello di "sfruttamento della prostituzione minorile", visto che
all'epoca dei fatti Ruby (al secolo Karima el Mahroug)era
minorenne. Il contorno scollacciato a suon di bunga bunga e olgettine ha
fatto la fortuna dei media per un paio di anni, roba da creare una
tossicodipendenza da cui sarà difficile riprendersi.
Quello più
grave, sul piano istituzionale, è però quello di concussione, ossia
l'aver esercitato pressione sui funzionari della questura di Milano
affinché lasciassero andare Ruby "affidandola" a Nicole Minetti
(all'epoca consigliere regionale...) anziché farla portare in una
comunità di recupero per minorenni. E' il reato che si trascina
dietro la condanna all'interdizione perpetua dai pubblici uffici. E
diventa ancora più esplosivo nel giorno in cui tutto il governo, ossia
anche il Pdl di Berlusconi, invita Josefa Idem - ministro delle pari
opportunità ed ex campionessa di canoa - alle dimissioni per non aver
pagato l'Ici sulla sua casa palestra.
Come si fa a giustificare che
chi non paga l'Ici (ora Imu) si deve dimettere mentre chi, fra l'altro,
ha piegato il funzionamento di organi dello Stato - come la Questura -
ai propri interessi personali più inconfessabili?
Da sottolineare
come la condanna sia anche più alta (sette anni) rispetto alle
richieste dell'accusa (è stata infatti riconosciuta anche una
"concussione per costrizione", che è penalmente più rilevante rispetto
alla concussione semplice). Decisiva, sul piano dello sviluppo
giudiziario futuro (questo è solo il primo grado) anche il sequestro dei
beni "regalati" da Berlusconi alla giovane ragazza, e che chiaramente
non potevano risultare frutto del suo lavoro ma solo come "compenso" da
parte dell'"utilizzatore finale" affinché desse una falsa testimonianza.
Fonte
Direi che posso chiudere qui la giornata di corrispondenze.
Ora non resta che attendere il conseguente terremoto istituzionale (e probabilmente economico-finanziario) che seguirà questa sentenza che è candidata a fare implodere il trasversalismo politico che ha infangato il Parlamento ma che tanto piace a Napolitano e alla classe dirigente di Bruxelles.
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