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13/06/2013

Il rigassificatore di Livorno? La stampa locale lo dà in viaggio ma è sempre a Dubai

Mentre i quotidiani locali, sempre schierati a fianco di Olt nell'avventura del rigassificatore, annunciano la partenza dell'ex Golar Frost ora FSRU Toscana, nella giornata di ieri si è scoperto che il rigassificatore è sempre nei cantieri di Dubai e dopo una breve uscita è rientrato, sembra, per qualche problema tecnico. Lo dice la Gazzetta Marittima dell'8 giugno scorso che scrive:

"La piattaforma di rigassificazione della OLT è ancora al cantiere di Dubai, dopo un’uscita che a questo punto va considerata di prova. Le notizie secondo cui la piattaforma era già partita sono state corrette. E il tutto è abbastanza vago. Comprensibile che alla società non se ne parli volentieri fino a quando non ci saranno elementi certi. Secondo un portavoce ufficiale della OLT Toscana Offshore, il ritardo sarebbe legato ad “alcuni piccoli problemi” di messa a punto definitiva che si sono verificati non tanto della nave quanto degli impianti."

Il rigassificatore ormai è diventato un mistero. Con i costi moltiplicati, i contratti di approvvigionamento non ancora firmati e il governo che ha ridimensionato (e progressivamente abolito) gli aiuti di stato che erano il vero business della rigassificazione. Un settore di mercato che come ammettono gli stessi operatori è ormai ritenuto non strategico come ammette la rivista Ship2Store, sostenitrice dei rigassificatori, in un articolo dal titolo: "Non è un paese per rigassificatori".

Il rigassificatore offshore ritarda quindi ancora il suo arrivo a Livorno, rimandato ormai di anno in anno. Vedremo quando arriverà ed entrerà in funzione (se mai lo farà...) quali grandi benefici porterà alla città. Intanto il sindaco Cosimi si sta arrampicando sugli specchi spacciando il binomio Olt-Livorno calcio come una possibile soluzione ai lavori per lo stadio. Il sindaco invoca addirittura i 2,5 milioni di euro che Olt dovrebbe dare come compensazione ambientale alla Regione Toscana, ammettendo implicitamente che Livorno dall'accettazione di avere ancorata questa bomba in mezzo al mare ha guadagnato poco anche in termini di compensazioni (480.000 euro per le secche della Meloria). Sicuramente Pisa ha guadagnato molto di più con la realizzazione dell'Incile, cioè un circuito fluviale nuovo tra Pisa e il mare, attraverso il canale dei Navicelli che sbocca nel porto di Livorno.

red. 10 giugno 2013

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