Alla vigilia delle celebrazioni sui settanta anni della Nato previste tra oggi e domani a Londra, gli Stati Uniti fanno schizzare in alto la tensione internazionale.
La Camera dei Rappresentanti Usa ha votato oggi ad ampia maggioranza una misura che apre la strada a sanzioni contro funzionari cinesi ritenuti implicati nella repressione della minoranza musulmana uigura del Xinjiang. La norma, definita Uygur Intervention and Global Humanitarian Response Act (UIGHUR Act) è stato votata da 406 rappresentanti, con un solo contrario. Essa obbliga l’Amministrazione Usa a identificare e sanzionare i funzionari cinesi responsabili dell’internamento dei membri della minoranza uigura e nomina esplicitamente il segretario del Partito Comunista nella regione autonoma dello Xinjiang, Chen Quanguo
Inutile dire che la norma, in realtà, serve a rafforzare ulteriormente i controlli sulle tecnologie Usa dirette alla Cina e viceversa e che la nuova legge è destinata a esacerbare ulteriormente i rapporti tra Washington e Pechino. Passare dai dazi commerciali alle sanzioni è infatti un salto di qualità molto pesante.
Contestualmente gli Usa alzano la tensione anche contro gli (ex) partner europei. Se la Francia andrà avanti con la digital tax che colpisce i big americani del web – da Google a Facebook passando per Amazon – verrà colpita a partire da gennaio con dazi fino al 100% su beni per un valore di 2,4 miliardi di dollari ha tweettato Trump in volo verso il vertice della Nato previsto a Londra. Non solo: da Washington fanno sapere che la rappresaglia potrebbe riguardare anche altri paesi europei che dovessero seguire la strada di Parigi, tra cui l’Italia. Il rappresentante Usa al commercio Robert Lighthizer, che ha presentato le conclusioni dell’indagine ordinata da Trump, cita insieme all’Italia anche la Turchia e l’Austria. Benzina sul fuoco destinata a rendere ancor più rovente del previsto il clima nel quale in realtà a Londra si dovrebbero festeggiare i 70 anni della Nato.
La Francia ha replicato affermando che quelle di Trump sono minacce “inaccettabili”. “Il semplice progetto, che potrebbe applicarsi entro 30 giorni, di nuove sanzioni contro la Francia, è inaccettabile”, ha detto il ministro dell’Economia Bruno Le Maire. Sulla vicenda è intervenuta anche la Commissione europea affermando che la l’Ue “agirà e reagirà con una sola voce e rimarrà unità, ci stiamo coordinando con le autorità francesi sui prossimi passi”, ha detto Daniel Rosario uno dei portavoce della Commissione Europea.
In attesa del vertice dei paesi aderenti alla Nato, intanto a Londra circolano le foto di un brutto quartetto a Downing Street. Erdogan insieme alla Merkel, a Macron e a Johnson. Tutti sorridenti, l’aggressione turca alla Siria del nord e al Rojava sembra già metabolizzata.
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