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13/02/2012

Atene, il giorno dopo

Questa mattina l’intero centro storico della capitale greca ha l’aspetto di una città devastata e saccheggiata, mentre l’odore di fumo e di lacrimogeni impregna l’aria ancora pesante.
Nel pomeriggio di ieri, centinaia di migliaia di persone si erano date appuntamento in piazza Syntagma, la piazza del Parlamento che, in quelle ore, discuteva e votava la legge che accoglie, nell’ordinamento greco, il patto sulla riduzione del debito con la partecipazione dei privati, nonché il pacchetto di austerità che costituisce la condizione necessaria a che il Paese riceva i 130 miliardi del prestito deciso da Ue e Fmi.
Gli scontri tra incappucciati vestiti di nero e agenti anti – sommossa sono iniziati verso le 17.30, per trasformarsi, nella notte, in guerriglia urbana.
Ne sono derivati 45 incendi, se non di più, tra banche, negozi, cinema e, in almeno due casi, in edifici nei quali c’erano persone poi messe in salvo dai pompieri.
Sono state spaccate innumerevoli vetrine e 68 agenti feriti, almeno 54 cittadini portati in ospedale, mentre ci sono stati 75 fermi e 67 arresti. Alcuni hanno tentato di occupare la sede del Comune di Atene ed è stato saccheggiato un negozio di armi.
Teatro di scontri analoghi a quelli di Atene sono state anche le città di Salonicco e Patrasso.
Intanto, la scena del bipolarismo storico cambia dopo la votazione di ieri notte al Parlamento, a favore della legge che introduce il pacchetto di austerità più feroce di questi ultimi due anni.
Su un totale di 300, 45 deputati sono stati espulsi dai rispettivi gruppi parlamentari del centro – destra di Nea Dimocratia e del centro – sinistra del Pasok. Così, il Pasok è rimasto con 130 seggi, la Nea Dimocratia con 61, mentre gli indipendenti sono, ora, la terza forza in parlamento, con 52 seggi.
Ora si aspetta che il primo ministro proceda presto al rimpasto mentre sia Samaràs, leader del centro – destra che il ministro delle finanze del Pasok, Evanghelos Venizelos, spingono perché si vada ad elezioni entro il 9 maggio.

Parlamento greco approva austerity. 199 sì e 74 no. Anonymous lancia cyber attacco.
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Fonte.

Sottomissione o rivolta? Questo è il problema!
Sì badi bene di non credere che questa sia una questione esclusivamente ellenica, presto o tardi la finanza presenterà il conto (salatissimo) anche al resto d'Europa, Sud in testa.

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