L'annuncio di De Bortoli (poi silurato) e Scalfari: si prepara il terreno della propaganda
di Cesare Sacchetti
Qualcosa sta accadendo nei piani alti del giornalismo italiano. A rompere il tabù e a prospettare l’arrivo di quel famigerato triumvirato tecnocratico conosciuto come “Troika” composto dal Fondo Monetario Internazionale, dalla Banca Centrale Europea e dalla Commissione Europea è stato il direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli. Il direttore del Corriere ci descrive lo scenario che ci aspetta il prossimo autunno, quando vedremo realizzarsi le peggiori nemesi nella manovra economica che prevederà un probabile prelievo forzoso sui conti correnti, mandando in scena una riedizione del 1992 quando l’allora Presidente del Consiglio Giuliano Amato decise di approvare questo furto a danno del risparmio dei cittadini italiani.
Solo allora verrà dichiarata la resa ai tecnocrati e
quel governo presieduto da Matteo Renzi che non ha vinto nessuna
elezione democratica ma è stato nominato dal Capo dello Stato di sua
sponte, verrà messo in un angolo mentre i signori della Troika
manderanno in onda lo stesso trattamento che fu riservato alla Grecia
nel 2011 che fino ad oggi ha ricevuto un prestito di 50 miliardi di Euro
che sta per essere ripagato con un’ondata di privatizzazioni selvagge
come la (s)vendita di porti, aeroporti, isole ed acquedotti. E’ questa la forma più subdola e criminale con la quale il colonialismo finanziario distrugge e depreda gli stati sovrani,
ostaggi di un debito sovrano denominato in una valuta straniera che non
possono stampare; “datemi il controllo della moneta di una nazione e
non mi importa di chi farà le sue leggi” le parole di Mayer Amschel
Rothschild che sono state portate a compimento nella moderna eurozona.
Gli stati ex-sovrani sono
messi nelle condizioni di una colonia e per poter finanziare la propria
spesa devono bussare alle porte dei colonizzatori che vorranno
in cambio la linfa economica degli stati e prenderanno il possesso
monopolistico di tutti i settori strategici di quel paese. L’Italia è
già da tempo in vendita, e gli investitori stranieri stanno facendo man
bassa dei suoi gioielli, gentilmente offerti dal Governo Renzi, come la
Cassa Depositi e Prestiti che ha ceduto il 35% del capitale sociale di Cdp Reti, dell’EVAV
la società responsabile per la fornitura dei servizi di controllo del
traffico aereo e del servizio informazioni aeronautiche che venderà il
49% delle sue partecipazioni, delle Poste Italiane che dismetterà il 40% delle sue partecipazioni, di ENI ed ENEL che potrebbero cedere il 5% delle azioni come annunciato recentemente dal sottosegretario all'Economia, Giovanni Legnini.
Mentre gli italiani provano a godersi
quei pochi spicchi di sole di quest’estate anomala, l’ipotesi che la
Troika venga qui nel Belpaese non è più remota. Il giorno dopo che De
Bortoli ha annunciato questo scenario, Rcs fa sapere che non si avvarrà
più della collaborazione del direttore. E’ stato infranto un
vincolo di riservatezza, qualcosa che doveva essere taciuto è stato
rivelato e forse il direttore ha pagato questa delazione, anche
se l’impressione è quella di un Ponzio Pilato che vuole lavarsi le mani
del sangue degli italiani e non intende accollarsi la responsabilità
morale di un disastro sociale ed economico senza precedenti.
Non passano che pochi giorni dalle scioccanti dichiarazioni di De Bortoli che il Barbapapà del giornalismo italiano, Eugenio Scalfari di Repubblica ci fa dono di una delle sue memorabili articolesse domenicali dove si augura una venuta della Troika che “deve combattere la deflazione che ci minaccia e quindi punta su una politica al tempo stesso di aumento del Pil, di riforme sulla produttività e la competitività, di sostegno della liquidità e del credito delle banche alle imprese” e manda un messaggio a Renzi “capisco che dal punto di vista del prestigio politico sottoporsi al controllo diretto della troika sarebbe uno scacco di rilevanti proporzioni, ma a volte la necessità impone di trascurare la vanagloria e questo è per l’appunto uno di quei casi”. Caro Renzi, ti è stato affidato un compito ben preciso e non lo stai portando a termine come previsto, questo il contenuto del messaggio che Scalfari manda al Premier, al quale potrebbe essere dato il ben servito molto presto se non esegue pedissequamente le istruzioni che gli sono state date e la fine che lo attende, se non obbedisce, è quella dei suoi predecessori Monti e Letta i quali sono stati gettati via come due scarpe vecchie appena diventati inutili.
Non passano che pochi giorni dalle scioccanti dichiarazioni di De Bortoli che il Barbapapà del giornalismo italiano, Eugenio Scalfari di Repubblica ci fa dono di una delle sue memorabili articolesse domenicali dove si augura una venuta della Troika che “deve combattere la deflazione che ci minaccia e quindi punta su una politica al tempo stesso di aumento del Pil, di riforme sulla produttività e la competitività, di sostegno della liquidità e del credito delle banche alle imprese” e manda un messaggio a Renzi “capisco che dal punto di vista del prestigio politico sottoporsi al controllo diretto della troika sarebbe uno scacco di rilevanti proporzioni, ma a volte la necessità impone di trascurare la vanagloria e questo è per l’appunto uno di quei casi”. Caro Renzi, ti è stato affidato un compito ben preciso e non lo stai portando a termine come previsto, questo il contenuto del messaggio che Scalfari manda al Premier, al quale potrebbe essere dato il ben servito molto presto se non esegue pedissequamente le istruzioni che gli sono state date e la fine che lo attende, se non obbedisce, è quella dei suoi predecessori Monti e Letta i quali sono stati gettati via come due scarpe vecchie appena diventati inutili.
Questo è il meccanismo infernale che
ha progettato l'élite transnazionale che detesta gli stati e i popoli
che li abitano, considerati alla stregua di una plebe ignorante priva di
diritti. De Bortoli e Scalfari sanno molto bene quale sarà il trattamento che attende l’Italia
e ne stanno discutendo nei primi giorni di agosto, mese ideale per
sferrare l’ennesimo calcio nelle gengive agli italiani, distratti dalle
vacanze e che al loro ritorno potrebbero trovare ciò che è stato
conquistato ieri dai loro padri completamente distrutto nel giro di
pochi mesi oggi. Quousque tandem abutere, Catilina, patientia nostra? Fino a che punto le élite continueranno ad abusare dei popoli?
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