Il giudice per l’udienza preliminare di Piacenza ha disposto il rinvio a giudizio per l’autista del tir che il 14 settembre 2016 travolse e uccise il nostro compagno Abdel Salam durante una manifestazione indetta dall’Unione Sindacale di Base, mentre con altri militanti effettuava un picchetto davanti al magazzino della GLS per rivendicare l’applicazione degli accordi sottoscritti per l’assunzione dei facchini precari.
L’accusa per l’autista, un 44enne di Cremona, è di omicidio colposo, e questo fa giustizia delle bizzarre tesi negazioniste secondo le quali si trattò di un banale caso di lesioni accidentali derivanti da un investimento casuale. Come numerosi testimoni hanno chiarito nel corso delle indagini svolte dalla difesa dei familiari, la decisione del camionista di far partire il suo mezzo, travolgendo Abdel Salam, era stata determinata dalla manifesta volontà dei responsabili della ditta di forzare il blocco.
Il gup ha anche accolto la richiesta di costituzione di parte civile dell’Unione Sindacale di Base, fatto anche questo che taglia la testa al toro delle polemiche sulla legittimità della lotta del sindacato all’esterno di GLS.
La prima udienza si terrà il 17 ottobre al Tribunale di Piacenza.
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