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05/11/2023

Su Gaza anche la minaccia di un’atomica che ufficialmente “non esiste”

I macellai di Israele stanno intenzionalmente bombardando la popolazione civile di Gaza per costringerla ad “auto-deportarsi” in Egitto.

La strategia diventa ogni giorno più chiara guardano alla lista di obiettivi che vengono centrati dai missili e dall’aviazione.

Scuole (anche quelle cristiane o delle Nazioni Unite, un tempo considerate “luoghi sicuri” dove attendere la fine dell’ondata di bombe), ospedali, ambulanze, chiese e moschee (al contrario di quanto recita la “narrazione” occidentale i palestinesi sono molto tolleranti verso tutte le religioni). Persino l’ospedale pediatrico... Come se a Roma avessero bombardato il Bambin Gesù.

Decine di palestinesi sono stati uccisi e feriti in un bombardamento israeliano nei pressi della scuola Al-Fakhoura che ospita migliaia di sfollati del campo profughi di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza.

Migliaia di lavoratori e operai transfrontalieri di Gaza in Israele e in Cisgiordania, che erano stati arrestati all’indomani del 7 ottobre, sono stati rimandati a Gaza. Le foto circolano ampiamente su Internet e si vedono gli operai che rientrano a piedi nell’enclave assediata e sotto le bombe, molti attraverso il valico di Kerem Shalom, a Est di Rafah. Mandati dunque intenzionalmente a morire.

Ma a chiarire la strategia provvede anche l’esame delle armi che l’Idf (Israel defence force) sta usando per massacrare i civili.

Basta un’occhiata al New York Times – certo non sospettabile di “antipatie” per Israele – per sapere. Il quotidiano americano ha svolto uno studio delle immagini satellitari del campo profughi di Jabalyia dalle quali emerge che Israele ha sganciato sui civili due bombe da 1.000 libbre l’una, circa 1.800 chili in totale, le seconde più pesanti presenti nel proprio arsenale.

Si tratta di ordigni capaci di distruggere anche obiettivi sotterranei ma che, proprio per la loro potenza, non vengono di solito utilizzati in aree densamente affollate.

Israele non ha affatto negato di aver usato queste bombe. Anzi, seguendo lo schema neonazista ormai diventato abituale nella “comunicazione” di Tel Aviv, ha fatto sapere che il bombardamento aveva l’obiettivo di colpire un comandante e altri combattenti di Hamas nascosti nella rete di tunnel sotterranei. E chissenefrega per i civili nei dintorni o sopra...

L’intenzione, comunque, non sembra essersi tradotta in risultato, visto che quel fantomatico comandante e i suoi uomini non sono nella lista dei “bersagli raggiunti” diramata dalla stessa Idf.

Tra parentesi, va comunque segnalato che 83 Paesi, tra cui anche gli Stati Uniti hanno recentemente firmato una convenzione sulle armi esplosive che li impegna ad astenersi, “ove appropriato, dall’uso di armi esplosive in aree popolate” a causa dell’eccessivo rischio di morte per i civili. Va da sé che Israele non ha mai firmato neanche questa limitata convenzione, ritenendosi al di sopra delle leggi umane.

Intanto anche in Cisgiordania gli attacchi di coloni ed esercito contro i palestinesi vanno assumendo le dimensioni e la logica del massacro per rendere disabitato – e quindi “occupabile” – un territorio.

Almeno 41 minori palestinesi sono stati uccisi in Cisgiordania dall’escalation iniziata il 7 ottobre. Lo denuncia Save the Children. L’ong per la tutela dei minori sottolinea che le violenze compiute da coloni israeliani e gli sfollamenti forzati di civili palestinesi sono aumentati vertiginosamente.

Almeno 111 famiglie, tra cui 356 bambini, sono state cacciate via. Dal 2022, quasi 2.000 palestinesi sono stati costretti a lasciare le proprie case a causa della violenza dei coloni.

Nell’ultimo mese è stato registrato un aumento del 43 per cento di questo fenomeno.

Ieri mattina almeno cinque palestinesi sono stati uccisi nel corso del sesto raid in due settimane dell’esercito israeliano a Jenin.

Tutto quello che viene detto dal governo israeliano deve essere considerato completamente falso, di stampo goebbelsiano.

Ne volete una dimostrazione definitiva?

Eccola qui.

Un ministro del governo israeliano, quello per il Patrimonio edilizio, Amichai Eliyahu, ha detto che l’utilizzo della bomba atomica su Gaza è, a suo giudizio, “una delle possibilità” in campo.

Lo ha detto intervistato alla radio Kol Barma ed è stato uno dei giornalisti della radio israeliana, Yaki Adamker, a rilanciare su Twitter i suoi virgolettati. “Non daremmo aiuti umanitari ai nazisti. A Gaza non esistono persone non coinvolte“, ha osservato il ministro.

“E allora dovremmo sganciare una bomba atomica su tutta Gaza?“, gli è stato chiesto.

E lui ha risposto: “Questa è una delle possibilità“.

E quando gli è stato fatto notare che nell’enclave palestinese ci sono 240 rapiti, lui ha risposto: “Preghiamo e speriamo nel loro ritorno, ma in guerra ci sono anche dei prezzi“.

Eliyahu è un ministro del governo Netanyahu, del partito di estrema destra Otzma Yehudit.

L’orrore è esplicito, dichiarato, rivendicato: tutta la popolazione civile di Gaza è un bersaglio intenzionale degli attacchi, visto che secondo questo ministro “A Gaza non esistono persone non coinvolte“.

Ma soprattutto: il governo israeliano non ha mai confermato ufficialmente di possedere armi nucleari. E non aderisce al Trattato di non proliferazione nucleare.

Ma ora quelle armi che “non ha” potrebbero essere usate. Almeno secondo uno squilibrato cui è stata regalata una poltrona ministeriale.

L’attendibilità di questo Stato è insomma sotto lo zero assoluto.

P.s. Consapevoli della voragine creata da questo essere sotto la già fragile credibilità israeliana nel mondo, sia il leader dell’opposizione Yair Lapid che lo stesso Netanyahu hanno provato a metterci una pezza.

“Un irresponsabile, Netanyahu lo licenzi“: ha dichiarato il primo. Lapid ha definito la dichiarazione “scioccante e folle“ sostenendo che arriva “da un ministro irresponsabile“. Ma non ha certo smentito il possesso di armi nucleari...

“Sono parole fuori dalla realtà“, ha detto invece il killer “Bibi”. “Israele e il suo esercito operano secondo i più alti standard del diritto internazionale per prevenire danni ai civili non coinvolti, e continueremo a farlo fino alla vittoria“. Ognuno può vedere quali siano “i più alti standard del diritto internazionale” dalle immagini che arrivano da Gaza... Poi, fedele al suo stile da truffatore, ha sospeso a tempo indeterminato il ministro Amichai Eliyahu dalle riunioni di governo. Ma mica gli ha tolto l’incarico, altrimenti il suo governo potrebbe finire in minoranza...

La credibilità di questo Stato è sprofondata per sempre.

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