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09/03/2020

Chi licenzia è uno sciacallo


In questi giorni cominciano ad arrivare notizie di lavoratori licenziati in tronco da aziende che vogliono contabilizzare subito i costi del #coronavirus.

Diciamo immediatamente che questo è un comportamento di rottura con qualsiasi dovere di solidarietà comune di fronte all’epidemia e chi lo compie è un vero sciacallo.

Le aziende devono mettere i dipendenti in cassa integrazione, che il governo è impegnato a concedere ovunque anche dove c’è un solo dipendente.

Inoltre è giusto che le imprese in difficoltà ricevano aiuti. Ma solo se non licenziano. Se invece buttano in mezzo alla strada le persone, allora quelle imprese devono essere trattate come avvelenatori sociali, non devono avere neanche un centesimo di aiuto e ricevere i più tassativi controlli di ispettori del lavoro, guardia di finanza, ispettori sanitari. Se un‘azienda licenzia va denunciata alla Procura della Repubblica per procurato allarme e danno sociale.

Lo Stato chiede sacrifici ed il rispetto della solidarietà sociale. Lo imponga alle imprese subito, ha tutti i mezzi per farlo e il governo la smetta di annunciare provvedimenti che poi rinvia. E Confindustria Confcommercio e compagnia prendano posizione invitando a non licenziare o tacciano per sempre.

Le imprese rispettino la Costituzione e l’umanità.

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