di Alessandra Daniele
Una
notte di metà dicembre, nella fattoria il maiale si diverte a prendere
in giro l’asino: “Il padrone ti bastona, ti affama, ti costringe ai
lavori più faticosi e umilianti. Guarda me invece: non devo far altro
che mangiare, dormire, e rotolarmi nel fango!”
L’asino gli dà un’occhiata, e poi gli chiede: “Tu non sei quello dell’anno scorso, vero?” (Antica barzelletta)
Oggi Matteo Salvini è apparentemente il politico più popolare
d’Italia. Sembra che non debba far altro che mangiare, ghignare, e
rotolarsi sui social, per continuare a guadagnare consensi a spese di
tutti. La cosa spaventa molto i suoi soci a cinque stelle, ormai pronti a
rimangiarsi persino la loro Prima Direttiva legalitaria, pur dì garantire al pingue leghista l’impunità che pretende.
Giuseppe Conte l’ha spiegato molto bene ad Angela Merkel: i grillini
sono nel panico per il calo nei sondaggi del Movimento a favore della
Lega, perciò si sono buttati alla disperata rincorsa di Salvini sul
terreno – anzi nelle acque – della peggiore propaganda razzista, mentre
contemporaneamente fanno mostra di sfidarlo sul no al TAV.
Un gioco delle parti sempre più spericolato.
“Lo so” ha commentato la Merkel, serafica. “Salvini è contro Francia e Germania?” Ha chiesto.
“Salvini è contro tutti” ha risposto Conte.
La Merkel ha sorriso, divertita.
Questo grottesco esecutivo Grilloverde è esattamente il “Nemico” del
quale lei e l’Europa carolingia del Patto di Aquisgrana hanno bisogno.
Proprio come il maiale della barzelletta, oggi Matteo Salvini è all’ingrasso.
Mediaticamente, politicamente (e fisicamente). L’Unione Europea lo
adopera come spauracchio, allo stesso modo in cui lui strumentalizza i
migranti. Salvini è l‘Uomo Nero d’Europa.
L’intenzione delle élite europee è lasciare che questo governo di
arroganti babbei scaraventi l’Italia nel burrone, per poi usarlo come
esempio e monito.
Esporre l’Italia in gabbia sulle mura esterne della Fortezza Europa, e
citare il Grilloverde per dare del coglione fascista a chiunque oserà in
futuro mettere in discussione il liberismo.
Così che tutte le feroci stronzate di Salvini e Toninelli vengano
rinfacciate anche a chi a sinistra le avrà combattute. Come oggi gli si
rinfaccia Pol Pot.
E l’inevitabile fallimento Grilloverde trascini alla rovina tutte le
forze antagoniste – sia vere, che false come il M5S – mentre la Lega di
Giorgetti e Zaia torna al governo coi Moderati, dopo aver voltato per l’ennesima volta la verde gabbana.
Se Salvini è il metaforico maiale della barzelletta, l’asino siamo noi.
La nostra condanna è quella di Sisifo al contrario: ogni volta che
riusciamo a buttare giù il maiale seduto in cima alla collina, ce ne
viene issato sopra un altro.
E nessuno butta giù il padrone.
[Secondo l’oroscopo cinese, il 2019 è l’anno del maiale]
Fonte
Nessun commento:
Posta un commento