Il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, ha convocato il prossimo 10 gennaio i sindacati per fare il punto sulla situazione complessiva di Fincantieri. La convocazione, già in programma, è partita ieri ed è stata indirizzata ai sindacati nazionali perchè riguarda l’intero gruppo di cantieristica.
Genova, occupato l’aereoporto. Ancora proteste, a Sestri Ponente,contro il piano di riorganizzazione di Fincantieri. Gli operai dello storico stabilimento navale, che da giorni presidiano i cancelli della fabbrica e hanno sospeso la costruzione dell’ultima nave in lavorazione, hanno prima bloccato il traffico del ponente genovese e poi occupato per alcune ore l’aereoporto ‘Cristoforo Colombo’ obbligando i voli in partenza a essere dirottati su altri scali. La direzione ha organizzato insieme con le compagnie aeree alcuni pullman per trasferire i passeggeri in partenza per Trieste e Roma a Milano Linate e quelli del volo British Airways per Londra a Pisa. “Speriamo che Roma dia risposte positive alla richiesta dei lavoratori Fincantieri – è l’auspicio del direttore generale del ‘Cristoforo Colombo’, Paolo Sirigu – in modo da sbloccare la situazione”. In segno di solidarietà con i lavoratori della Fincantieri anche i tassisti dell’aeroporto hanno proclamato 15 minuti di sciopero e la Rsu dei lavoratori dello scala ha diffuso un volantino con scritto: ‘Noi siamo con voi! Piena e totale solidarietà dalla Rsu aeroportuale, dai lavoratori e dalle lavoratrici dell’aeroporto di Genova verso i lavoratori di Fincantieri. Siamo e saremo sempre con voi nella vostra lotta’. Ieri anche il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei e arcivescovo di Genova è intervenuto sulla crisi di Fincantieri: ”E’ una situazione delicata e fonte di preoccupazione. Ma so che c’è la volontà e la determinazione da parte di tutti per salvaguardare il lavoro al di là delle forme e delle tipologie”, ha detto a margine della celebrazione di una messa per i giostrai del lunapark del capoluogo ligure.
Palermo, mobilitazione fino a martedì. Gli operai di Fincantieri Palermo hanno liberato viale Regione siciliana, dopo l’occupazione delle carreggiate all’altezza della circonvallazione. Traffico in tilt, durante la protesta, nell’importante arteria che attraversa la città e collega alle reti autostradali. Poi le tute blu si sono dirette verso il cantiere navale dove continuerà il sit-in ai cancelli, almeno fino a martedì, quando è previsto il tavolo convocato dalla Regione per indurre l’azienda a tornare sui suoi passi in ordine al piano esuberi e di ridimensionamento produttivo. Contestato anche “il silenzio” del governo nazionale. A tenere alto il livello della tensione l’arrivo ieri delle lettere di cassa integrazione per 130 operai che sembra confermare l’intenzione dell’azienda di procedere sulla linea dei 140 esuberi e della cigs per due anni per un massimo di 470 operai su 505. “Si tratta di cigs non concordata”, insiste Francesco Piastra della Fiom Cgil.
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