Lo stato islandese ha deciso di pagare il 13% del PIL nazionale (come
se l’Italia investisse circa 250 miliardi di Euro) per cancellare i
mutui ipotecari del quarto dei cittadini del paese più in difficoltà a
pagare.
È un investimento che si è reso necessario a causa del fatto che i
mutui erano contratti in valute straniere e la Corona ha subito grandi
oscillazioni dal 2007 ad oggi per attestarsi alla metà del valore del
decennio anteriore dopo la crisi che ha portato il 93% degli islandesi a
votare no al pagamento di un debito estero causato da banchieri e
politici. Senza tale decisione migliaia di famiglie islandesi avrebbero
perso le loro case. Sì, d’accordo, l’Islanda è piccola, ma se si vuole
si può fare, in Grecia, in Italia, ovunque.
Fonte principale: Bloomberg
Fonte.
Belìn se ste cose le racconti a un bocconiano gli viene un infarto.
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