Doveva tenersi a Chicago,
insieme al vertice Nato, ma si terrà a Camp David. "Colpa" della
mobilitazione di Occupy Chicago. E ora altri Occupy pensano di
organizzare una "Global spring", una Primavera globale.
Rahm Emanuel, sindaco democratico di Chicago
soprannominato Rahmbo, non l’ha presa molto bene. Aveva già ottenuto
poteri straordinari, da parte del Consiglio comunale, per sospendere le
libertà costituzionali durante lo svolgimento del summit congiunto G8-Nato in programma a Chicago dal 19 al 21 maggio.
Ed anche Obama pare abbia resistito fino in fondo per mantenere nella
sua città questo doppio appuntamento in piena campagna per le elezioni
presidenziali di novembre. Ma la decisione di spostare il vertice del G8 a Camp David,
sulle montagne del Maryland, sede di una delle residenze del
presidente degli Stati Uniti e una delle zone più militarizzate del
mondo, è stata in qualche modo una scelta obbligata. Da un paio di mesi
Occupy Chicago, la coalizione contro il summit
Nato-G8, i gruppi che si rifanno all’Agenda della Povertà hanno messo
in campo iniziative, per costruire la mobilitazione di maggio contro il
doppio vertice, che hanno man mano riscosso adesioni e sostegno in
tutto il movimento americano. Nel loro comunicato di ieri giustamente
rivendicano che il trasferimento del G8 a Camp David “rappresenta
una grande vittoria per la gente di Chicago. I leader del 1% cambiano
sede a causa della resistenza della Coalizione contro NATO/G8 e
dell'Agenda della povertà di Chicago. La nostra città è piena di decine
di migliaia di persone che stanno lottando per tenersi a galla contro
gli effetti di una crisi economica causata dagli stessi che sarebbero
dovuti venire qui. Le comunità di Chicago stanno lottando per salvare
le loro scuole, per avere una sanità pubblica, per difendere i loro
posti di lavoro dai tagli che sono l’attività principale dei governi
del G8”.
Ora lo scenario si sposta a Camp David e Occupy Washington e Occupy Maryland si
stanno attivando per organizzare la protesta. Il super vertice di
Chicago è stato dimezzato, ma in programma rimane pur sempre l’incontro
della Nato in cui si discuterà della guerra in Afghanistan e della
proiezione internazionale del cosiddetto concetto di sicurezza
atlantica. Occupy Chicago mantiene tutti gli appuntamenti previsti per
il 20 e il 21 maggio con una caratterizzazione marcatamente anti-Nato e
contro la guerra. Nel movimento americano si inizia a parlare di Global Spring, di primavera globale,
con un’attenzione particolare alla possibilità di collegare le
mobilitazioni contro il G8 e la Nato, lo sciopero del 1°maggio negli
Stati Uniti con quelle previste a metà maggio in Spagna e dal 17 al 19
maggio a Francoforte con l’assedio della Banca Centrale Europea. La
crisi economica e la ridefinizione dei ruoli e compiti dei poteri
politici, economici, statali chiamano i movimenti ad azioni più incisive
ed a un salto di qualità.
Questa è l'America che mi piace, l'America fatta di gente che rompe i coglioni al potere!
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