Quella in corso in Val di Susa non è la classica
protesta di un gruppo di ambientalisti contro i signori del cemento.
Quelle proteste che durano il tempo di una stagione e poi si
dimenticano. Quella in corso è una guerra lunga vent'anni. La guerra di
un popolo disposto a tutto pur di difendere la sua terra. Una guerra
senza respiro che va dal traliccio di Luca Abbà fino al bar di Chianocco, teatro di un raid notturno della polizia.
Ma in tutta questa storia fatta di racconti tremendi, di sangue e
provocazioni stupide, si corre il rischio di rimanere intrappolati nel
fango della partigianeria, dimenticando uno dei problemi cardine del
nostro Paese: le organizzazioni criminali.
In Piemonte comanda la 'ndrangheta. Ce lo ha confermato l'inchiesta
"Minotauro" coi suoi 142 arresti. Gli intrecci fra 'ndrine e politica
emersi in Piemonte fanno impallidire.
La 'ndrangheta ha votato Fassino sindaco, alle primarie di Torino, almeno secondo alcune intercettazioni. I clan calabresi hanno uomini nei consigli comunali, spesso esprimono assessorati e addirittura sindaci.
Sulla presenza della 'ndrangheta in Piemonte c'è una testimonianza importante. E' quella di Rocco Varacalli,
uno dei rarissimi pentiti calabresi che proprio in Piemonte, da
affiliato a un clan, prendeva appalti e costruiva palazzi e centri
commerciali.
Quello che dice Varacalli alle telecamere di Presadiretta
è interessante: «La 'ndrangheta ha bisogno della politica e i politici
hanno bisogno della 'ndrangheta. Il patto si fa prima: a loro i voti a
noi i cantieri». Un patto che dà alla Santa un canale preferenziale
negli appalti: «Olimpiadi 2006, alta velocità... tutti i lavori pubblici del Piemonte li fa la 'ndrangheta».
La Tav è un'opera da 22 miliardi di euro. L'approvazione bipartisan che
la politica sta offrendo sull'alta velocità Torino-Lione è un caso
rarissimo, nel contesto litigioso della Seconda Repubblica. Cosa hanno
promesso i partiti alla 'ndrangheta?
Nelle ultime ore in Val di Susa hanno bruciato le auto
di alcuni manifestanti. Davvero vogliamo essere così miopi e ingenui da
pensare che siano stati incendi accesi dagli stessi No Tav o dalla
polizia? E a che scopo?
E davvero vogliamo far finta di non capire il contenuto della lettera recapitata a Perino, leader No Tav? E' scritto: «Brutto figlio di puttana,
le stalle che abbiamo bruciato erano solo un avvertimento. Ora
passeremo ai cristiani: vi veniamo a prendere mentre dormite, vi
scanniamo come maiali e vi squagliamo nell'acido». Chi l'ha scritta?
Perché i giornali non ne parlano?
Luca Mercalli, valsusino e climatologo, da anni porta avanti la tesi dell'inutilità della Tav. Pochi giorni fa su Cadoinpiedi ha scritto: "Se mi si dimostra che l'opera serve veramente vado a inaugurarla di persona!".
Ovviamente non gli ha risposto nessuno.
Fonte.
Molto probabilmente i partiti hanno promesso tanto alle cosche ed ora non possono tirarsi indietro, pena il lasciarci la pelle, quindi fanno di tutto per fare in modo che la pelle ce la lasci qualcun altro.
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