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10/02/2012

The Fornero's Connection


Ci eravamo lasciati, la scorsa settimana, con la storia della figlia della Fornero che fa la docente nella stessa Università dove insegnano mamma e papà e che riceve finanziamenti per la ricerca dalla fondazione bancaria dove mamma è vice-presidente. Ne ho parlato venerdì sera a L'Ultima Parola. Ormai è storia vecchia. Oggi però sono in grado di aggiungere un tassello alla complessa rete di intrecci accademici dei Fornero's.
Ricapitoliamo. Abbiamo una università, quella di Torino. Poi abbiamo una famigliola presumibilmente felice che vanta tre docenze in quella stessa università. Non può mancare la fondazione bancaria di turno, ovvero la Compagnia di San Paolo, della quale fino al 2010 Elsa Fornero era vicepresidente, che insieme alla stessa università di cui sopra e al Politecnico di Torino avvia alcuni enti strumentali. Nella mappa avevamo già collocato uno di questi enti strumentali, la HuGeF, una fondazione che si occupa di genetica umana nella quale Silvia Deaglio, figlia di Elsa Fornero, svolge il ruolo di responsabile unità di ricerca. E proprio dalla Compagnia di San Paolo, tra il 2008 e il 2010 (periodo che si sovrappone alla vicepresidenza della influente mamma) la Deaglio ottiene una attività di ricerca (“Antigen-dependent and-independent mechanisms in the pathogenesis of chronic lymphocytic leukemia"), per un totale di 120 mila euro spalmati su due anni. Non mancano copiosi investimenti affidati alla Deaglio da parte dei Ministeri della Salute e della Ricerca per quasi un milione di euro.

Ora spostiamo l'attenzione su un secondo ente strumentale creato nel 2004 dalla Compagnia di San Paolo e, guarda caso, ancora dall'Università di Torino: il Collegio Carlo Alberto, che "si è rapidamente affermato come una delle istituzioni più promettenti nel panorama accademico internazionale". Diciamoci la verità: lascia a bocca aperta scoprire un altro Fornero's nel ruolo di vice-presidente: questa volta il marito, Mario Deaglio.

Mario Deaglio è un economista e un banchiere, essendo nel cda della Finanziaria Bansel, che controlla il 95% di Banca Sella SpA, nonchè presidente di Consel, una finanziaria di quelle cui ci siamo rivolti troppo spesso per indebitare le nostre risicatissime finanze. E di banchieri, del resto, i Fornero's abbondano, essendo anche il genero del neo-ministro un banchiere area Unicredit, Giovanni Ronca, che qualcuno accredita come docente dell'Università di Torino. Aspetta: ma è la stessa università di prima! Dunque mi sbagliavo: le docenze dei Fornero's sarebbero quattro, non tre.

La cosa potrebbe anche finire lì, senonché (mai porre limiti alla provvidenza), scaricando il Bilancio di Missione 2010 del Collegio Carlo Alberto, di cui Mario Deaglio per l'appunto è vice-presidente, a pagina 20 si scopre che tra i progetti finanziati ce n'è uno che si chiama "Economic Consequences of Financial (Il)Literacy", il cui Principal Investigator risulta nientemeno che la professoressa Fornero. Allo stesso modo, a pagina 106, tra le pubblicazioni scientifiche che hanno ricevuto la Research Incentives nel 2009 (incentivi in denaro), figura "Does consumption respond to predicted increases in cash-on-hand availability? Evidence from the Italian ‘severance pay’", dove compare ancora la Fornero, questa volta tra gli autori.

Insomma, quattro Fornero's: quattro docenti. E poi Fondazioni Bancarie dove i Fornero's fanno i vice-presidenti e dalle quali partono finanziamenti e incentivi a vantaggio di altri Fornero's. A ripercorrere tutti i collegamenti possibili, a ritroso, ce n'è abbastanza per uscirne pazzi. E poi, certo, non dimentichiamoci proprio di quello: un Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali piovuto già dal nulla, in 48 ore.

Comunque la si veda, se è vero che l'Italia, specialmente quella accademica, è fatta a caste, di certo i Fornero's non contribuiscono a sfatare la leggenda.

Fonte.

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