Una passeggiata ideale dal porto del Pireo ad Atene – sulle
tracce di quella di Luciano di Samosata e due suoi amici – per
discutere, confrontarsi, proporre soluzioni azzardate, “impossibili” per
superare la crisi. E sul filo del cammino Dario Fo, Beppe Grillo e
Gianroberto Casaleggio hanno composto questa conversazione a tre, “Il
Grillo canta sempre al tramonto. Dialogo sull’Italia e il Movimento 5
Stelle”, edito da Chiarelettere, in libreria dall’11 febbraio. Ve ne
diamo un’anticipazione.
Leader o Amish - Blog e telefono, come nasce un post al giorno
Casaleggio:
Il cambiamento è anche nelle parole (…) per esempio “leader” per il M5S
è una parola del passato, una parola sporca; leader di che cosa? Vuol
dire che tu attribuisci ad altri l’intelligenza e la capacità
decisionale, allora non sei neanche più uno schiavo, sei un oggetto. Con
le primarie è stato definito il leader del centrosinistra, ma cosa vuol
dire? Se facessimo un’analisi del significato della parola…
Fo: È questo che bisogna fare…
Casaleggio:
Dietro la parola “leader” non c’è nulla. Prendiamo Occupy Wall Street: a
New York si è svolta una manifestazione spontanea contro gli istituti
di credito in cui i manifestanti si sono autodefiniti “Occupy Wall
Street” (…). Un fenomeno che poi è dilagato: “Occupy Madrid”, “Occupy
Toronto”… Quell’espressione è diventata uno slogan, ma nelle varie
manifestazioni non è mai emerso un leader, l’importante era il
movimento. David Graeber, antropologo e attivista anarchico, lo ha
definito leaderless, “senza leader” (…). Rientra nel concetto stesso di
comunità. Basti pensare alla comunità degli Amish. (…) La parola
leaderless è una parola nuova. La rete favorisce questo cambiamento
lessicale. Beppe e io ci esercitiamo ogni giorno sul blog, scriviamo
insieme i testi.
Fo: Molti sono curiosi di sapere come fate…
Grillo:
ll post nasce ogni giorno dopo cinque-sei telefonate in cui scegliamo
l’argomento. Gianroberto ha la sintesi, io ho l’analisi. Io parlo,
parlo, parlo… Tutto nasce dal confronto e dalla conversazione.
Casaleggio:
Ogni tanto parlo anch’io… Grillo: Ogni tanto lo lascio parlare. (…)
Qualche tempo fa è stata fatta un’analisi pseudoscientifica del
linguaggio del nostro blog ed è stato scoperto che dentro ci sono cinque
personalità diverse… cinque autori ben distinti!
Croce e Primarie -
Non buttiamo fuori nessuno. È la Rete, bellezza
Casaleggio:
Il Pd ha fatto le primarie per eleggere un presunto leader, dico
presunto perché in Italia non c’è il premierato. (…) Loro hanno usato un
metodo, noi ne usiamo un altro (…). Abbiamo operato una selezione di
candidati, le parlamentarie. Una votazione solo online per 1400
cittadini che si sono candidati (…).
Fo: Molti hanno detto che il vostro metodo non era abbastanza trasparente.
Casaleggio:
Balle, è vero il contrario. I candidati erano persone nate sul
territorio: chi ha votato, grosso modo, conosceva i candidati perché di
frequente erano persone vicine al MoVimento, si erano incontrate… Quindi
le liste elettorali sono state realmente votate dal basso.
Fo:
Passiamo all’altra critica che vi rivolgono: i votanti alle
parlamentarie sono stati troppo pochi rispetto ai 250.000 iscritti al
MoVimento.
Casaleggio: Sono stati pochi per una
precisa scelta politica, altrimenti bastava dire che poteva votare chi
inviava la sua email e avremmo avuto subito 2 o 3 milioni di persone.
Cosa ci voleva? Siamo seri… (…) C’è stata probabilmente anche un po’ di
pigrizia o sottovalutazione da parte degli iscritti perché solo 40.000
su 250.000 hanno inviato i documenti digitalizzati. (…) Abbiamo già
fatto miracoli. La via è questa. (…)
Fo: Se ho capito bene, quando saranno eletti, ogni sei mesi ci sarà una verifica dell’operato, giusto?
Casaleggio:
No, perché chiunque può verificare quotidianamente l’operato del
portavoce eletto. Già adesso i ragazzi eletti nei comuni possono essere
controllati sulla rete ogni giorno dai loro elettori. E se qualcosa non
funziona perché va contro le linee del MoVimento vengono messi sotto
osservazione e, nel caso, in croce.
Fo: Cosa vuol dire messi in croce?
Casaleggio:
Vuol dire che sulla rete arriva immediatamente uno tsunami tale che
questa persona deve spiegare, giustificare le sue azioni. In Lombardia
un candidato non aveva dichiarato di appartenere alla massoneria: è
stato scoperto ed è stato escluso dalle votazioni… (…) Chi dichiara il
falso è oggetto dello sdegno dei votanti. (…)
Fo: Quindi niente dimissioni?
Casaleggio:
No, le dimissioni non esistono, perché in Italia non abbiamo il vincolo
di mandato. Il MoVimento non può far dimettere nessuno. Se vuoi ti
dimetti, se non vuoi non ti dimetti. L’unica cosa che ha fatto Beppe è
negare l’utilizzo del simbolo a chi andava contro le regole. (…) Beppe è
stato dipinto come un dittatore, ma il Pd ha espulso decine di suoi
rappresentanti nel più assoluto silenzio dei media.
Divieto di talk show -
La lotta tra galli (a meno che non sei da solo)
Grillo:
Un altro motivo per cui ci attaccano è la partecipazione dei nostri
rappresentanti in tv. Dicono che non vogliamo che vadano in televisione.
Non è vero! Noi non vogliamo che partecipino ai talk show (…).
Casaleggio:
Il talk show è una cosa, l’informazione è un’altra. Se vengono a
intervistarti sulla tua attività di sindaco a Parma è giusto che tu
faccia l’intervista. (…) Diverso è un talk show dove si discute del
nulla (…), si aizza una lotta tra galli per il dio share. (…) Tu parli
ma se la telecamera si sofferma sul naso che ti cola, quello che dici
nessuno lo ascolta più. (…) Parliamo del caso di Bologna (il ritiro
dell’uso del simbolo alla consigliera comunale Federica Salsi in seguito
alla sua partecipazione a Ballarò e a sue dichiarazioni successive,
ndr). Qui va fatto un discorso sul rispetto delle regole. In una
comunità non puoi andare contro le regole, altrimenti non esiste la
comunità. La regola in questo caso è che i rappresentanti del MoVimento
sono portavoce della comunità che li ha eletti e possono parlare per ciò
che la comunità li ha incaricati. Non puoi andare in tv a parlare
dell’Imu a nome del MoVimento oppure dei finanziamenti regionali senza
l’assenso della base.
Grillo: Se sei eletto
consigliere comunale e vuoi parlare dei problemi di Bologna in tv lo
puoi fare, ma dal momento in cui tu esprimi un parere di politica
nazionale e internazionale, non lo puoi fare a nome del MoVimento. Come
consigliere tu non hai questa facoltà.(…)
Il Robespierre della Val d’Aosta - Il pirogassificatore e gli anti-nazi
Casaleggio:
Noi abbiamo scritto delle regole di comportamento molto semplici per i
parlamentari. Una di queste, la più semplice, è che non dovranno più
chiamarsi o farsi chiamare “onorevoli” ma “cittadini”, un po’ come
durante la Rivoluzione francese, e non è un caso. E tu, caro Beppe,
farai la parte di Robespierre…
Fo: A proposito di
termini riferiti alla militanza politica, una volta, nei Comuni, si
usava il termine “compare”, era un termine perfetto che poi è stato
sostituito da “compagno”.
Grillo: Dario, la
situazione è arrivata ormai a un punto decisivo: o il sistema della
rappresentanza politica cambia veramente oppure c’è il rischio di un
disordine sociale spaventoso, noi rappresentiamo un cuscinetto contro i
nazisti, i movimenti estremisti (…) Bisogna crederci, le cose in Italia
possono cambiare. Lo scorso dicembre si è verificato un miracolo in Val
d’Aosta. La Regione voleva costruire un pirogassificatore da 70.000
tonnellate, allora è stato indetto un referendum propositivo (…). Cosa è
successo? Molti ragazzi (…) hanno fatto un’informazione capillare
spiegando ai 128.000 cittadini della Valle cos’è un pirogassificatore.
Sono andato ad Aosta con il M5S, abbiamo riempito piazza Chanoux e siamo
stati visti a casa da oltre 30.000 valdostani grazie a una diretta
streaming. Il giorno dopo ha votato il 50% dei valdostani e il 94% ha
detto no all’inceneritore. Fine, non si fa più.
Sesso a chilometro zero -
La fine dei magnaccia (porno fai da te)
Grillo:
Sulla rete c’è di tutto. Forse Dario non lo sa, ma tra i primi dieci
siti più visti nel mondo ce n’è uno che si chiama YouPorn. Ecco come
funziona. Tu hai voglia di avere un rapporto con una donna. Se prima
andavi per le strade, ti mettevi d’accordo con una prostituta e la
portavi in albergo, adesso ti colleghi al sito YouPorn, vai a vederti un
filmetto porno che ti piace, due donne insieme, in tre, con un cavallo,
quello che vuoi. Dopo che hai visto questo filmato gratis, sul monitor
appare automaticamente il genere di donna che hai visto. Abita vicino a
te, nella tua città e se vuoi si collega con te immediatamente. Lei è in
casa sua che ti guarda con una webcam e tu guardi lei. Se vuoi parlarle
clicchi, fai conoscenza e ti metti d’accordo per una prestazione. In
questo modo il rapporto è diretto, non c’è più il magnaccia, lo
sfruttatore, e non vai più per strada. La rete toglie tutte le
intermediazioni, toglie anche le donne o gli uomini dalla strada. Vuol
dire che tu fai pornografia in proprio, tu direttamente, ti metti in
rete e ti pagano. Se non vuoi pagare la prestazione ti fai filmare in
una scena sessuale con un quadratino nero sul volto così non ti si
riconosce. Ti filmano e mettono il filmato sul sito, e tu non paghi
niente, è tutto gratis. Insomma sesso a chilometro zero. Poi può
capitare che chi ti contatta è la tua collega che si è connessa online
dall’adiacente angolo del tuo ufficio… è successo davvero.
I figli e la Corea del Sud -
Quella brutta bestia della tecnologia
Casaleggio:
Il sapere va condiviso e ciò si può fare con i mezzi che abbiamo a
disposizione, per esempio con la diffusione nelle scuole dei supporti
mobili: iPad, tablet, e-reader. In molti paesi (anche nella Corea del
Sud) i testi scolastici in forma cartacea sono stati sostituiti dai
tablet in tutte le scuole, ogni classe ha un collegamento Wi-Fi. (…)
Grillo: Il risultato però è che i miei figli hanno un elevato grado di apprendimento culturale, ma non sanno scrivere.
Fo:
E quante parole hanno nella testa? Perché è indubbio che il bagaglio
lessicale dei ragazzi si è impoverito, ed è mutuato soprattutto dalla tv
e dai nuovi mezzi digitali. (…)
Casaleggio:
Quando perdi le parole perdi anche il concetto che c’è dietro. Però io
non credo che il linguaggio si stia semplificando, il linguaggio sta
invece mutando. (…)
Grillo: I miei figli
accendono il computer, seguono un telefilm alla televisione e magari
inviano un messaggio sul cellulare alla loro fidanzatina. Tutti i
ragazzi fanno così. Entro in camera loro e dico: “Che cazzo fate?”. Gli
spengo il televisore… S’incazzano come bestie anche se non lo guardano.
(…)
Il tetto alla ricchezza -
Al massimo 3 o 4 milioni di euro per uno
Casaleggio:
(…) Al denaro andrebbe attribuito un peso marginale nella società
perché in sostanza è una forma di scambio di beni. Nessuno dovrebbe
possedere più di un certo livello di beni materiali, un massimo di 3 o 4
milioni di euro. Non è un discorso francescano ma politico. L’accumulo
di denaro non va d’accordo con la democrazia. Chi concentra molto denaro
può influenzare la società, piegare la politica e quindi la gestione
della cosa pubblica ai suoi interessi. Gli esempi li abbiamo davanti
agli occhi eppure fatichiamo a capire. Finché il denaro rimarrà
concentrato nelle mani di poche persone e le banche disporranno del
potere attuale, la democrazia rimarrà un puro esercizio retorico, una
caricatura di se stessa. (…)
Guarire con un clic -
Malati (e ipocondriaci) del mondo, unitevi
Grillo:
La salute dipende dal grado di informazione che hai e dal tuo stato
sociale. (…). Se tu accedi a un bagaglio d’informazioni giuste, puoi
fare prevenzione da solo, per esempio puoi cominciare a capire che devi
cambiare stile di vita. Lo puoi fare da solo. Puoi imparare cosa non
mangiare, il tipo di dieta migliore, e questo grazie al confronto con
chi ha i tuoi stessi disturbi, senza andare al pronto soccorso o dal
medico. Se ti fa male il gomito o hai male a una gamba, la prima cosa
che fai è andare su internet e verificare da cosa dipende il problema.
In pratica fai l’autodiagnosi. Poi sulla rete scopri che altri hanno lo
stesso sintomo ed entri in un forum specializzato cui partecipano
esperti e malati, e riesci ad avere in poco tempo un quadro di quello
che hai e delle possibili soluzioni. (…)
Casaleggio:
L’autodiagnosi l’ha fatta anche Matteo Dall’Osso, un ragazzo avvelenato
dai metalli pesanti che si era rivolto più volte ai medici senza
arrivare a nessun risultato. Disperato, ha cercato in rete tutte le
possibili soluzioni. Alla fine ha trovato da solo la cura ed è guarito.
Viveva su una sedia a rotelle e ora ha pubblicato in rete un filmato che
lo ritrae mentre si getta con il paracadute da un aeroplano.
Fo: Spero che non si sia rotto subito le due gambe appena guarite!
Il governissimo -
Alla fine anche Ingroia finirà alleato del Pdl
Grillo:
Io credo che se il presidente del Senato Schifani si è lasciato
scappare che bisogna fare una nuova legge elettorale per bloccare il
MoVimento 5 Stelle, altrimenti va all’80 per cento, vuol dire che ci
temono davvero e che hanno stime diverse dalle nostre. Può succedere di
tutto, anche qualcosa di veramente clamoroso con l’entrata in parlamento
di 80-100 nostri rappresentanti.
Fo: Ma la sinistra non può mettersi con la destra contro di voi, sarebbe osceno.
Casaleggio:
Scusa, ma pensi che ci sia qualche partito fra quelli tradizionali che
si faccia scrupolo a inventarsi balletti con giravolte del genere? Vuoi
la mia previsione? Se il M5S avrà una forte rappresentanza, Pd, Pdl,
Sel, Udc, forse Ingroia, daranno vita a un governissimo, come è avvenuto
per il sostegno a Monti, non cambierà nulla.
Fo: Perché la sinistra deve fare il governissimo?
Casaleggio: Per il semplice motivo che non avranno i numeri per governare da soli.
Chi va fuori di matto - Primo comandamento: non reagire
Casaleggio:
Non deve essere un caso che non esista un papa che si sia fatto
chiamare Francesco. Noi abbiamo scelto appositamente la data di San
Francesco per la creazione del MoVimento. Politica senza soldi. Rispetto
degli animali e dell’ambiente. Siamo i pazzi della democrazia, forse
molti non ci capiscono proprio per questo e continuano a chiedersi chi
c’è dietro. (…)
Grillo: (…) Ritorno a san
Francesco, è il nostro riferimento. Tu hai fatto uno spettacolo su di
lui. Se san Francesco avesse avuto all’interno del suo gruppo, che so,
tre prelati di Roma, come sarebbe andata? Sarebbe finito il
francescanesimo se lui li avesse accettati?
Fo:
(…) C’è il cardinale Colonna (…) è lui che lo presenta al papa. “Di che
hai bisogno?” chiede Innocenzo III. E Francesco: “Vorrei avere il
permesso di (…) raccontare il Vangelo parlando la mia lingua, cioè il
volgare”. Una pratica allora del tutto proibita. Bene, dice il papa,
allora mandiamolo a predicare tra i porci (…) Quando Francesco torna,
puzza di sterco come un maiale e dice: “È stato meraviglioso, li ho
abbracciati e baciati e loro hanno fatto altrettanto con me” e abbraccia
il papa, che schifato si ritrae: “Cazzo, sei pieno di merda!”. “Scusa,
scusa. Ho abbracciato dei maiali.” (…) Colonna mette sull’avviso il papa
che voleva schiaffare Francesco in galera: “Così tu pensi di buttarlo
in galera e farlo picchiare dai tuoi sbirri, magari ammazzarlo? Attento a
te! Lui non è uno qualsiasi, lui è figlio ed è anche padre di tutti
quelli che stanno qui fuori e lo aspettano. Guai se togli solo un pelo a
uno che ha una famiglia così!”. (…)
Grillo: Bellissima storia!
Fo:
Te l’ho raccontata perché tu la prendessi a esempio. Il non reagire li
fa impazzire, perché quello che vogliono è che tu vada fuori di matto.
Non cadere in questa trappola. Sei troppo, troppo più forte. (…)
Grillo:
C’è da dire che noi abbiamo due facce: una è costituita da
un’organizzazione manageriale, di strategia e di comunicazione, l’altra è
quello che sono io, la strada, la piazza, la gente.
Fonte
Non ci siamo, per niente. Questa gente è totalmente ottenebrata dal mito della rete che tutto può... presto o tardi si sveglieranno sudati e saranno cazzi amari.